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mercoledì 12 dicembre 2012

Seconda puntata "Una ciocca di capelli biondi"


 Intanto a Palermo, la Caputo seguiva gli ordini del capo: si recò all'albergo dove aveva preso alloggio Rossini e cercò di sapere ciò che aveva fatto e chi aveva frequentato nei giorni in cui  era ospite dell’hotel.
Cominciò a indagare interrogando l’addetto alla reception, in principio con scarso successo, ma dopo una lauta mancia il giovanotto si decise a parlare:
“Il dottor Rossini è stato qui solo per due notti, poi è ripartito il 29 settembre...”, disse con circospezione.
"Sa dirmi chi ha incontrato?", chiese lei sperando che l'uomo scucisse qualche altra novità..
"Non so...", rispose l'altro guardandosi in giro.
"Cerchi di ricordare", affermò ancora la poliziotta passandogli un'altra banconota.
"Sì...ha incontrato l'ingegner Messina, hanno parlato a lungo ma, ...non so altro", disse il portiere facendo intendere che non avrebbe soggiunto una parola di più.
“Va bene, basta così”, ribatté sbadigliando la ragazza, “ adesso vado a dormire, sono distrutta”. Appena arrivata in camera si gettò sul letto e si addormentò vestita.
L’indomani Loredana si mise alla caccia di Messina, scoprì l’imprenditore che non brillava certo per onestà: aveva appalti in tutta la regione e si diceva che avesse legami anche con la mafia locale. La ragazza aveva imparato dal suo capo che non doveva mollare mai finché non aveva risolto il problema, così Loredana Caputo si recò negli uffici della Messina Costruzioni e chiese del titolare. Quando l'ingegnere la ricevette la squadrò da capo a piedi:
"Chi è lei?", chiese sospettoso.
Loredana  si qualificò e l'altro divenne ancor più circospetto:
" Sì, ho visto Rossini negli ultimi giorni di settembre, vende materiali da costruzione, abbiamo parlato di un affare in corso... poi lui è ripartito", rispose con sufficienza alle domande..
"Non avete più avuto contatti da allora?"; domandò ancora l’agente.
"No...infatti mi sono meravigliato di non sentirlo più...avrebbe dovuto darmi una risposta, ho pensato che forse l'affare che gli ho proposto non lo interessava", l'ingegnere era in evidente imbarazzo, faceva di tutto per troncare quel colloquio che non gli era gradito.
" Rossini ha concorrenti in questa compravendita?", insistette lei.
Messina si fece serio e la guardò dritto in faccia:
"No", rispose seccamente. Poi si alzò e andò alla porta per fare intendere all'ospite che il tempo era scaduto.
"Ho molto da fare...perciò la saluto", disse porgendole la mano.
Loredana era delusa, fino a quel momento non aveva ricavato un granché dalle indagini, però aveva avuto la sensazione che Messina le nascondesse qualcosa...di sicuro c'era solo il fatto che Rossini era sparito nel nulla...Forse un concorrente nell'affare poteva essere intervenuto e, in questi casi bisognava pensare al peggio.
Telefonò al capo per comunicargli i suoi sospetti,  ma Parisi sembrava seguire altri pensieri, infatti l’interruppe e chiese : “ Sai se quando è ripartito era solo?".
L’agente speciale balbettò qualcosa e dal cellulare uscì una specie di urlo: "Vai subito a informarti all'albergo!...è di massima importanza". La voce del commissario le aveva trapassato il timpano.
Tornò all'hotel di malumore, non riusciva a farsi capire dal suo superiore e questo la faceva imbestialire.
 Quando il portiere dell’hotel se la rivide davanti cercò di squagliarsela, lei lo trattenne afferrandogli un braccio.
"Non scappi…devo farle solo un'ultima domanda: mi deve dire se Rossini era solo quando ha lasciato l’albergo.".
L'uomo si voltò: "Era con una donna", rispose velocemente.
Lei lo lasciò andare e si affrettò a telefonare in commissariato. Questa volta il capo l’ascoltò:
"Elementare Caputo...era quello che pensavo: se n'è andato con l'amante...vai subito all'aeroporto e cerca di scoprire che volo hanno preso quel giorno...sbrigati!", concluse con il solito tono brusco lasciando Loredana sempre più incavolata…

 Parisi, aveva deciso di continuare a seguire la pista della donna misteriosa e andò al circolo del tennis dove pensava di poter carpire qualche altro gossip sul conto del marito scomparso.
 Stava bevendo l'aperitivo, quando sentì dietro di sé una voce femminile:
“Ciao Ursula!”.
 Si voltò, una stupenda donna con un corto caschetto di capelli biondi, era entrata nel bar e si stava dirigendo a un tavolo dove erano sedute tre signore che  sgranocchiavano salatini:
"Dove sei stata? Sono giorni che non ti vediamo", cinguettò una di loro.
"Sono stata in Kenia, non potevo mancare, mi hanno invitata a un meraviglioso safari nella giungla, è stato bellissimo", rispose lei.
"Sei andata con Gigi Rossini?", chiese ancora una delle tre.
"No...con lui è tutto finito, non ci vediamo da un mese, non ho saputo più niente...del resto non poteva andare avanti, la moglie ci rendeva la vita un inferno, così ho preferito troncare", affermò la bella bionda scuotendo la testa.
 Il commissario drizzò le orecchie: caspita, quella sì che era una notizia interessante...peccato che doveva ricominciare tutto da capo, le sue ipotesi sulla fuga romantica erano crollate davanti all'arrivo di quella ragazza.
Doveva di nuovo prendere in considerazione le indagini della Caputo...a meno che, anche Ursula c'entrasse qualcosa nella sparizione...Proprio mentre stava si stava arrovellando il cervello, il cellulare squillò: era Loredana.
"Ho scoperto una cosa interessante...Rossini non è mai ripartito da Palermo, penso che continuerò le indagini che ho iniziato, voglio sapere con chi si è incontrato dopo aver parlato con l’ingegner Messina. C’è sotto qualcosa di poco chiaro…forse potrebbe aver pestato i piedi a qualcuno di importante”.
Parisi, quando interruppe la conversazione aveva cambiato umore: era inquieto, tutta la storia stava prendendo una piega diversa! sicuramente la soluzione del mistero stava in Sicilia.
 Non ci pensò su per molto tempo, dopo pochi minuti aveva deciso e il giorno stesso partì per raggiungere il suo agente speciale.
In aereo, sul quotidiano, lesse una notizia che attrasse la sua attenzione: il corpo di un uomo di mezza età, non ancora identificato, era stato trovato in mare, poco lontano da Palermo, sotto una scogliera; la polizia stava indagando ecc. ecc. Subito si mise in allarme e pensò che poteva essere proprio Rossini.
 Appena arrivato, si fece dire da Loredana  tutto quello che aveva scoperto, poi si recò al posto di Polizia locale per mettere al corrente i colleghi del caso di cui stava indagando. Di solito,  un commissario che veniva dal nord era visto come uno che metteva il naso dove non avrebbe dovuto,  ma in quell'occasione, Parisi fu bene accolto poiché il suo intervento fece luce sul mistero dello sconosciuto ritrovato in mare:
“Loredana, fai venire la moglie di Rossini, solo lei può tirarci fuori da questo pasticcio….dobbiamo essere certi che sia lui”.
 La signora Margherita arrivò affranta, dovettero sorreggerla, era pallida e tesa, le labbra serrate e gli occhi sbarrati la facevano sembrare allucinata: “E’ lui”, sussurrò dopo aver visto il corpo sul lettino dell’obitorio.
 Parisi si avvicinò: "Mi dispiace"; riuscì a dire a stento. Lei lo guardò e scoppiò in lacrime.
Cercò di consolarla, ma non sapeva come, così si allontanò in silenzio lasciando la donna con il suo dolore.

Ritrovare il corpo di Rossini aveva messo in moto un altro meccanismo di quel complicato ingranaggio, il commissario Parisi doveva scoprire come mai Rossini era finito in mare dallo strapiombo. Disgrazia?, suicidio?, omicidio?. Erano gli interrogativi ai quali doveva rispondere se voleva trovare la verità. Tutti i casi che gli erano stati affidati li aveva brillantemente risolti e, se non fosse stato così, non se lo sarebbe mai perdonato.
Gli diede una mano il medico legale:
"Il cadavere stringeva nel pugno una ciocca di capelli biondi, di donna..", affermò il dottore .
L'intrigo stava sciogliendosi: quell'indizio era prezioso, quello che Loredana era riuscita a carpire al portiere era vero, c’era di mezzo una donna...
 Alex Parisi si frugò in tasca cercando il pacchetto di sigarette: "Se non fumo, non riesco a pensare", borbottò. Si prese la testa fra le mani e si appartò: "Dunque, a questo punto la situazione cambia: le donne che avrebbero un movente valido per ucciderlo sono due: Ursula e Margherita, entrambe bionde e gelose una dell'altra...", in quel momento la sua testa lavorava come un computer. “A questo punto l’unica cosa che manca è di fare esaminare la ciocca di capelli, se appartenesse a una delle due avrei trovato l’assassina”, concluse.
Poco dopo Loredana Caputo si recava nei laboratori della scientifica di Palermo per comunicare che il commissario Parisi voleva conoscere il DNA dei capelli biondi trovati nella mano di Rossini.
Ormai il loro compito era finito e il commissario in compagnia dell’infaticabile agente speciale si recarono all’aeroporto per riprendere l’aereo del ritorno.

Dopo circa un interminabile mese arrivò ciò che attendevano:
“Finalmente!”, esclamò il poliziotto accingendosi ad aprire la busta.
Ma, non appena lesse il risultato il suo viso cambiò espressione:
"Non posso crederci….!", esclamò stupefatto. 

Continua

1 commento:

  1. Ahhhh... vediamo... Qualcosa sorprende Parisi. Hmmmm... bè,forse non erano di donna, allora l`ingenere La Caputo? Scherzo. Povera Loredana. Bó, lo scopriremo! P.S. Elementare, Caputo! Bella questa.

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