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giovedì 15 marzo 2012

seconda puntata

«Devo avere l’autorizzazione del primario», affermò l’impiegato.
 «Ci vado io, non si scomodi, così cercherò di saperne di più».
Il professor Giordani un bell’uomo sulla cinquantina, abbronzato, con i capelli pepesale, era uno dei chirughi plastici più in voga in quel momento.
«A cosa devo la sua visita? », chiese mentre il suo sguardo percorreva da capo a piedi la poliziotta leggermente in imbarazzo.
Loredana spiegò il motivo della sua presenza, e il professore chiamò la segretaria per consegnarle l’elenco richiesto, con sorpresa la poliziotta notò che, nella lista, erano presenti anche i nomi delle ultime vittime del killer delle donne sole, praticamente tutte e quattro avevano subìto interventi di chirurgia plastica dallo stesso chirurgo.
«Non sapevo che anche queste sfortunate signore avessero cambiato il loro aspetto in questa clinica», disse l’agente Caputo meravigliata.
«Già, è stato il dottor Salvi l’autore della loro nuova giovinezza….anche se è durata poco», rispose il professore diventando improvvisamente serio.
La bella poliziotta tornò al commissariato con la testa confusa, una strana sensazione le diceva che proprio da Villa Salus partiva un sottile filo di sospetti che legava le quattro donne uccise.
A quel punto conoscere il bravo dottor Salvi era la cosa più importante, infatti nella stessa giornata il giovane medico era seduto davanti alla scrivania di Parisi. Era un tipo alto e magro, portava occhiali spessi cerchiati di nero, mentre stava aspettando il commissario era in stato di evidente nervosismo, non poteva fare a meno di stringere le mani abbarbicate ai braccioli della sedia. Alex Parisi da quell’interrogatorio venne a sapere che Salvi era stato diverse volte in casa delle quattro signore, dopo l’intervento di lifting, per visite di controllo. Anzi qualcuna di loro l’aveva pure invitato a cena.
«Praticamente erano diventate quasi sue amiche», disse il commissario ironicamente, fissando in viso il dottore.
«Beh, sì… mi erano riconoscenti…c’è qualcosa di male?», rispose lui sempre più in imbarazzo.
«Assolutamente nulla….comunque, dottore si tenga a disposizione, avremo bisogno ancora di lei», tagliò corto Parisi mentre si alzava in piedi per congedarlo. Lo seguì con lo sguardo mentre usciva dalla porta dell’ufficio, poi chiamò il suo braccio destro:
«Loredana, indaga su quel dottorino, non mi convince», ordinò perplesso..
Infatti dopo qualche giorno la Caputo venne a sapere che Salvi era un tipo strano, spesso usciva di sera e vagava per la città senza meta, ritornava dopo molte ore…le sue finestre rimanevano illuminate quasi fino all’alba. Chi lo conosceva affermava che le cravatte erano la sua passione, non usciva mai senza. Ne aveva di tutti i tipi della stessa marca, preferiva però quelle a pois su fondo bordeaux. Dopo queste interessanti notizie Parisi non sapeva che pesci pigliare: in effetti non bastava essere un amante delle cravatte e delle passeggiate notturne per essere un assassino. Però erano troppe le coincidenze che potevano destare sospetti: avendo confidenza con le vittime poteva entrare in casa senza problemi e poi, per un oscuro motivo scatenante, uccideva assalito da un raptus scatenato dalla follia…
“Ancora un giorno, poi lo farò indagare…voglio pensarci ancora”, si disse il commissario mentre rientrava nel suo appartamento.
 Prima di guardare nel frigo per cercare di mettere insieme una cena solitaria, volle dare un’occhiata alla posta. Una busta conteneva due biglietti per il teatro.
Loredana quella sera era stanchissima, arrivò a casa con un cerchio alla testa e la voglia di buttarsi sul letto, non si aspettava certamente l’invito del commissario Parisi per una serata all’opera.
«Ma…commissario, proprio stasera?», chiese meravigliata.
«Certo, mi hanno regalato due biglietti per la Bohème, devo buttarli via? Sai che qui non ho nessuno che possa venire con me…mi rimani solo tu....prendilo come un ordine!», esclamò lui.
La giovane poliziotta non ebbe il coraggio di replicare e cominciò a scegliere qualcosa di adatto da mettersi addosso: indossò un vestito rosso, con una scollatura che metteva in risalto il suo decolté. Infatti, quando Alex se la trovò davanti non seppe trattenersi:
«Sei bellissima! Anche con la divisa non sei male…però stasera hai una marcia in  più».
Seduti in platea, uno accanto all’altra, seguirono l’opera emozionatiu dalla musica pucciniana; alla fine del primo tempo mentre stavano passeggiando nel foyer, Loredana si sentì apostrofare:
«Buona sera…anche lei alla prima?», il professor Giordani si diresse verso di lei, mentre Parisi stava osservando in disparte.
«Commissario, le presento il professor Giordani, primario di Villa Salus», disse intimidita la giovane. Il commissario strinse la mano del medico:
«Felice di conoscerla, anzi, sarei venuto da lei uno di questi giorni», affermò.
«Perché?... non ho nulla sulla coscienza…però tiro a indovinare! Vuole informazioni sul dottor Salvi», affermò il luminare.
 «Non è questa la sede per parlare, ci sono indagini in corso», rispose leggermente seccato il commissario.
«Il mio braccio destro! E’ un ottimo chirurgo», si affrettò ad aggiungere Giordani, «quasi più bravo di me».
Alex, pentito di aver intavolato quel discorso in un ambiente non adatto cercò di sottrarsi, le luci si stavano attenuando: «Professore, ci vediamo alla clinica, ora comincia il secondo tempo».
«L’aspetto commissario…le dirò tutto sul dottor Salvi, anche se è un tipo un po’ strano e porta cravatte della stessa marca di quelle del killer, tutto sommato è una bravissima persona!», disse il professore allontanandosi e scomparendo poi dietro la tenda di velluto rosso della platea.

 (continua)

L'assassino é.........








5 commenti:

  1. Più certa di così non si può: è uno di quei due dottori. Punto sul primo perchè gli indizi coincidono (anche se sembra un po' troppo semplice, ma forse sta tutto qui il trucco e sul secondoo per quel "E' una brava persona.": lui sì, ma forse l'altro no! Come vado?

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    1. vai benissimo, continua così! E' uno dei due, ma...quale? Aspetto qualche altro commento poi scrivo la conclusione. Ciao!
      Lucilla

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  2. ciao sei riuscita a leggere il mio commento? cosa ne pensi? aspetto con ansia una risposta, a presto mary

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  3. Bè, punterò proprio sul dottore con le cravatte allora!

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  4. Naaaa.....secondo me è Giordani....e ne approfitta per dare la colpa a Silvani che ama le cravatte....boh....ciao,Clara.

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