Una giornata così grigia non si vedeva da un pezzo:
il cielo era tutto coperto da nuvoloni neri e minacciosi e la pioggia veniva
giù a catinelle. Gocciolina Plic-Ploc scendeva a rotta di collo insieme a
miliardi di altre sue sorelle e aveva
una fifa terribile: era la prima volta che faceva un viaggio simile e non
avrebbe mai creduto di dover precipitare a quella velocità paurosa sulla terra.
Il suo pensiero fisso era : "Dove andrò a finire?" mi sfracellerò
certamente su un marciapiede fangoso e sarò calpestata dai passanti...mamma mia
che paura!" ...e intanto veniva giù sempre più velocemente e si avvicinava
alla terra. Sperava ardentemente che succedesse qualcosa che la togliesse da
quella terribile situazione: un miracolo forse, ma i miracoli accadono così
raramente...
Invece come per incanto sentì un leggero ploc e si
accorse di essere arrivata: era accaduto veramente il miracolo poiché
Gocciolina si era immersa con un bel tuffo in un meraviglioso laghetto alpino.
Tutta contenta si guardò intorno e vide alte
montagne coperte di neve che riflettevano le loro bianche cime nelle acque del
lago, anche i pini (molto vanitosi) si specchiavano compiaciuti. Era un
paesaggio incantevole e Gocciolina Plic-Ploc, felice di essere arrivata fin lì
senza farsi male, cominciò a esplorare il laghetto tuffandosi sempre più in
fondo.
Uh! Meraviglia...tante trote d'argento nuotavano in
cerca di cibo, alcune di loro giocavano a mosca cieca nascondendosi tra le
alghe; altri pesciolini se ne andavano in branchi correndo, forse cercavano qualche piccolo verme per fare colazione.
La nostra Gocciolina era instancabile, andava su e
giù divertendosi un mondo; intanto continuava a piovere e milioni di altre sue
sorelle cadevano nel lago increspando la
superficie dell'acqua. Plic-Ploc come impazzita dalla gioia andava a chiamarle:
"Venite a vedere come sono belle le ninfee, hanno dei colori
stupendi!"
Ma le altre gocce non l'ascoltavano: se ne restavano
dove erano cadute adagiandosi pigramente. Erano abituate a questi viaggi e non
si meravigliavano più di niente, per Gocciolina invece il laghetto alpino era
una novità e così se ne andava tutta sola a correre dietro ai pesci. Però, dopo
un po’ quel movimento l'aveva stancata e aveva anche freddo. Nel cielo
splendeva un bel sole caldo decise così di riposarsi sulla superficie del lago e di scaldarsi. Si
lasciò cullare dolcemente dalle onde mentre guardava in su riposandosi felice e
beata. "Che bel caldino!", pensava ad occhi chiusi. "Mi sento
leggera come una piuma...il sole mi fa proprio bene!" Veramente si sentiva
leggera leggera e aveva la sensazione di volare...aprì gli occhi e vide che
stava volando veramente, non era più una goccia del lago ma un piccolo sbuffo
di vapore che si sollevava sempre più verso il cielo, come attirata dai raggi
del sole in compagnia di tante altre gocce anche loro trasformate in vapore
leggerissimo.
"Cosa succede?!", gridava Gocciolina e
intanto andava sempre più su, ma era una sensazione bellissima: era così
leggera che non faceva nessuna fatica a salire...
"Non ti preoccupare", le rispondevano le
sorelline, "vedrai che ti troverai benissimo, veniamo con te!”
Infatti arrivavano a frotte e si univano tutte
formando così una nuvola color panna montata che andò a posarsi dietro la vetta
di una montagna.
Non era poi tanto brutto stare là, si poteva
rimirare tutto il panorama della vallata, ogni tanto qualche piccolo colpo di
vento spostava la nuvoletta e così il paesaggio cambiava. Plic-Ploc si stava
abituando alla nuova condizione e invece
di guardare i pesci osservava le rondini che sfrecciavano nell’aria... ma anche
stavolta accadde qualcosa di strano.
"Guardate laggiù, un nuvolone nero sta
avanzando !", sentì gridare e, nel medesimo istante si levò un forte vento
e la nuvoletta di Plic-Ploc fu trasportata, insieme con altre nuvole, verso il
nuvolone nero e intorno diventò tutto grigio...Il vento gelido spinse le nuvole verso la valle dove se n’erano
radunate tante altre; Plic-Ploc sentiva un gran freddo e si raccolse in se stessa rabbrividendo... si accorse che
stava precipitando di nuovo sulla terra: era diventata ancora una gocciolina!
Ma ormai ci aveva fatto l'abitudine e non aveva più paura, anzi era curiosa di
sapere dove sarebbe andata a finire. Quella volta andò a bagnare un campo di
grano:il frumento si era seccato e quella pioggia fu davvero benedetta.
Un'altra volta precipitò nel mare e si divertì molto perché era talmente grande
che ci vollero giorni e giorni per riuscire a scoprirne una piccola parte. Lì
sotto incontrò pesci di ogni sorta, alcuni avevano colori meravigliosi, altri
emanavano una luce fosforescente che dava loro un aspetto fantastico...
Ma quando divenne una stellina di neve fu il momento
più bello della sua avventura: faceva molto freddo quel giorno, era talmente
intirizzita che si solidificò e si accorse di essere diventata bianca e
leggera. Cadendo lentamente dal cielo andò a posarsi dolcemente sulla terra.
Tutto intorno era candido ed era bello stare sulla cima di una montagna abitata
solo da camosci e stambecchi. Il grande silenzio che regnava tra quelle alte
cime permise a Gocciolina di riposarsi dei numerosi viaggi che aveva fatto
negli ultimi tempi: rimase là finché il sole non fu abbastanza caldo da
attirarla a sé e questo avvenne d'estate quando le nevi che formano il cappuccio
bianco dei monti incominciano a sciogliersi, allora Plic-Ploc ridivenne una
nuvola e ricominciò il suo vagabondaggio su e giù dalla terra al cielo e
viceversa...che bella vita!